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La prima domanda che mi è stata posta in Equipe Adulti Diocesana dopo la XVII Assemblea Nazionale è stata: “Beh, come è andata l’Assemblea?”. Domanda scontata, ma che ha avuto in me il potere di far rimescolare, come quando si apre un vecchio baule pieno di cose care, tanti oggetti di vari colori e natura, che, presi uno per uno, risvegliano ciascuno emozione e ricordo. Dovendo necessariamente sintetizzare una risposta in poche frasi, che nella scelta automaticamente avrebbero messo ordine in quella moltitudine di cose, aiutandomi inconsciamente a farne mia memoria ordinata, ho pensato subito queste due considerazioni.

1) E’stata un grande esercizio di cultura e di democrazia. Cultura perché chiedere come formarsi e formare ideali e coscienze utilizzando il filo rosso del messaggio evangelico di Gesù, con chiunque, sempre e dovunque, dentro di noi e nella storia che siamo chiamati a vivere, è esercizio di cultura vero e profondo. Perché implica la nostra attenzione al mondo, ai suoi veri e falsi riferimenti, al discernimento che necessariamente ne deve conseguire ed ai processi che le scelte di vita che facciamo provoca ed impone. E che siamo chiamati a curare e tenere in vita. Democrazia perché lo facciamo insieme, ragionando con “chiarezza e mitezza”, fraternamente, facendone discendere responsabilità e gestioni in cui ciascuno è chiamato ad esercitare un suo servizio, piccolo o grande che sia.

2) E’ stato un grande laboratorio tecnico ed umano, che in un periodo pandemico grave come quello che stiamo vivendo ha saputo costruire, avviare e gestire una grande macchina organizzativa fatta di un mix tra uomo e tecnologia, di “presenza” e di “on line”, per far sì che quella cultura e democrazia del punto precedente fossero concretizzate e felicemente realizzate dal numero grandissimo di delegati da tutta Italia che eravamo.

La bellezza non è stata solo la felice riuscita di tutto, in cui lo Spirito Santo certamente ha messo la sua mano, ma la docile semplicità dell’essere insieme e del muoversi insieme, tra parole e icone da confermare, riconoscendo nei volti, purtroppo questa volta solo video, i nostri fratelli in Cristo e di AC. E riconoscere ancora una volta che è bello appartenere e fare Azione Cattolica.

 

Donato