“Senza Sbarre”, Liberi di cambiare
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L’AC delle parrocchie di Palo incontra Don Riccardo Agresti, responsabile del progetto “Senza Sbarre” per detenuti
Nel contesto del Giubileo della Speranza, giovedì 27 marzo 2025, presso la Chiesa dello Spirito Santo in Palo del Colle, si è tenuto un incontro interparrocchiale aperto ad adulti e giovani delle comunità locali e fortemente voluto dalle associazioni di Azione Cattolica del paese.
Don Riccardo Agresti, Responsabile del progetto "Senza Sbarre" (https://amanolibera.eu/il-progetto-senza-sbarre/), avviato nel 2017 nella diocesi di Andria, ha coinvolto i presenti in una profonda riflessione sui risvolti concreti che deve avere per tutti noi l’esortazione evangelica a riconoscere Gesù nei fratelli carcerati. “Dobbiamo amare chi ha sbagliato, perché tutti noi sbagliamo ogni giorno!”: questo l’invito forte del sacerdote, che chiede di non puntare il dito, di non escludere chi ha commesso errori, lasciando che rimanga ai margini della società. I carcerati scontano una pena giusta con la quale riparano al mal fatto, ma sono pur sempre persone con una propria sensibilità e con un grande bisogno di amore. Ispirandosi all’episodio dell’incontro di S. Francesco con il lupo di Gubbio, don Riccardo ha esposto con chiarezza l’intento del progetto “Senza sbarre”: come il Santo, “con l’audacia degli illuminati affronta il lupo per capire cosa lo spingesse a far del male“, così questo progetto intende accostarsi con rispetto e apertura d’animo ai carcerati per entrare nel loro cuore, comprendere i loro drammi personali e accompagnarli in concreti percorsi di riabilitazione sociale e reinserimento lavorativo. La Masseria San Vittore, indicata quest’anno dal Vescovo come luogo giubilare, è il luogo in cui tutto questo si realizza. Si tratta di una comunità accogliente che si adopera concretamente nella produzione di taralli coinvolgendo tutti i ragazzi ospiti della struttura. “È un progetto accompagnato dalla Provvidenza”: ha dichiarato don Riccardo menzionando tutte le volte in cui le difficoltà incontrate nel corso degli anni sono state superate grazie ad interventi provvidenziali straordinari.
Le testimonianze di due ospiti della comunità, Teo ed Alfonso, a conclusione dell’incontro, hanno confermato la grande valenza che questa esperienza ha avuto nella loro vita come possibilità reale di riscatto, ma soprattutto come occasione per sentirsi ancora amati, curati, accompagnati.
Questo il messaggio che ci lascia don Riccardo con il suo progetto “Senza sbarre”:
“Rendiamo più visibile il Vangelo! Restituiamo a Dio i doni che ci ha fatto, donando a nostra volta e ponendo in atto gesti di amore”.
Isabella Savino, S. Maria La Porta
Giuseppe Lanzisera, S. Vito
Francesco Luca Mondelli, Spirito Santo