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Il diario del convegno delle Presidenze diocesane di AC

“Un popolo per tutti. Riscoprirsi fratelli nella città” è stato questo il titolo scelto per lo scorso convegno delle Presidenze diocesane tenutosi dal 3 al 5 maggio a Chianciano terme.
Il tema del convegno, in continuità con quello passato, ci richiama a riscoprirci fratelli, aggiungendo però una collocazione spaziale precisa: “riscoprirsi fratelli nella città”; non solo all’interno delle parrocchie o su e giù per la nostra diocesi; c’è l’esigenza di riscoprirsi Popolo concretamente vicino ai bisogni e alle speranze della gente. Che AC siamo? Il nostro è un tessuto vivo e capace di evangelizzare la terra che ci è intorno?
cfr Introduzione. Truffelli: «Come in Galilea: “con tutti e per tutti”, incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo»

Tante, tantissime sono le suggestioni che arrivano dal convegno delle presidenze dove la bellezza sta proprio nella preziosa opportunità che le associazioni da nord a sud hanno di confrontarsi e crescere insieme.
Insieme, un termine che forse non va’ più di moda, ma che al convegno ha assunto un valore tutto particolare. Dopo gli arrivi e l’introduzione ai lavori a cura del presidente Matteo Truffelli, a sera abbiamo assistito a una tavola rotonda con amministratori locali di diverse voci politiche ma uniti da un comune obbiettivo, quello di sentirsi comunità che cerca il bene comune.
cfr Alla ricerca del bene comune (spesso dimenticato)

Durante la seconda giornata, sabato 4 maggio, i lavori sono stati aperti con la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, a cui sono seguite le voci di S.E. mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Claudia Fiaschi, portavoce del Terzo Settore e vicepresidente di Confcooperative. Anche a loro è stato chiesto di spiegare come realizzare questa fraternità, che senza nascondere la testa sotto la sabbia, sembra agli occhi dei più lontana e utopica. Eppure noi siamo sempre quelli che Papa Francesco in Evangelii Gaudium 92 esorta a costruire una mistica fraternità che fa scoprire Dio in ogni essere umano. La sfida è “pensare in maniera atipica”, immaginare “oltre il proprio orizzonte, il proprio cortile, le proprie ragioni” un esercizio difficile, una sfida da cogliere e da approfondire. Il farsi prossimo, l’essere fratello dice ancora molto a noi credenti, soprattutto quando sembra che abbiamo perso un po’ la nostra “Stella”.
cfr Il gusto di una nuova stagione di Pentecoste

Non è stato il convegno dei buoni sentimenti, ma il seme che è stato lanciato sta proprio nel chiedere a ogni aderente, a ogni associazione parrocchiale di mettersi insieme e di organizzare la speranza.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’ultimo discorso di fine anno ha citato le tante esperienze virtuose del mondo del volontariato e del terzo settore che sono il motore per la costruzione di una società solidale. Claudia Fiaschi ha detto che se viene a mancare la fraternità la comunità cessa di esistere. Spetta a noi evitare che questo avvenga, non dobbiamo chiuderci e rivendicare spazi, ma sognare che il domani sia migliore e questo è già di per sé motore del progresso sociale.
cfr Fiaschi: “L’inclusione è per tutti”; mons. Manetti: “Il coraggio della croce” 
Durante il pomeriggio ci sono stati tre mini convegni in cui sono stati affrontati quattro temi per poter vivere in comunità: “costruttori di pace”, “tessere relazioni”, “solidali con tutti”, “fratelli dei poveri”.
cfr YouTube: CONVEGNO DELLE PRESIDENZE DIOCESANE 2019 - Venerdì 03-05-2019

Per completare poi questa visione di società solidale, “a cappello”, sabato sera abbiamo parlato di Europa. È una conquista che non va persa, difesa contro ogni fakenews, la nostra deve rimanere una Europa democratica e partecipativa; un’Europa solidale e accogliente; un’Europa del valore umano del lavoro e del lavoro per tutti; un’Europa della promozione della cultura, della scienza e dell’arte; un’Europa dello sviluppo sostenibile e dell’economia integrale; un’Europa del Terzo settore e dell’associazionismo e della gratuità.
Il ricordo di Antonio Megalizzi, del lavoro che Europhonica ha fatto e continua a fare sono la testimonianza concreta di come siamo chiamati a un senso di responsabilità più grande. Noi europei siamo chiamati a stare insieme non solo per un benessere economico, abbiamo davanti sfide ben più grandi.
cfr I risultati delle elezioni per il Parlamento europeo. In Italia: vince Salvini. In Europa: i populisti avanzano ma non sfondano

I ritmi sono serrati, le suggestioni molteplici… in un battito di ciglia ti ritrovi già quasi ai saluti e alla relazione finale del presidente, ti trovi con la testa piena di parole e la sensazione è quella di non sapere da dove cominciare. Non sono stati tre giorni pieni di retorica, la percezione è quella di trovarsi davanti a un iceberg che piano piano sei chiamato a demolire. Forse la prima cosa che deve cambiare è lo sguardo, deve cominciare ad essere positivo e ci deve suggerire che è questa la città che Dio ci chiede di abitare. Siamo davanti a “nuova frontiera” e dobbiamo avere “la ferma volontà di essere protagonisti nella realizzazione di quel domani”. Dobbiamo avere il “coraggio di gettare cuore oltre l’ostacolo: non nascondendo le difficoltà e i limiti della realtà in cui siamo immersi, ma sapendo vedere dentro quelle condizioni e quei limiti le ragioni e l’opportunità per aprire percorsi nuovi, diversi, di speranza”.
Questo è l’augurio e l’impegno che Matteo Truffelli rivolge ad ogni associato e alle associazioni tutte. Ac di Bari-Bitonto avanti il cuore!
cfr Sintesi delle conclusioni del presidente Truffelli: l’AC per una città fraterna

 

LA DELEGAZIONE DELLA PRESIDENZA DIOCESANA